La chiesa, dedicata a San Pietro, sorge in posizione isolata tra la città mercato e il villaggio di Veret. Fu costruita tra il 1839 e il 1841 in stile neoclassico sardo.
Mentre le parrocchie vicine di Nernier, Yvoire ed Excenevex erano sotto il controllo dell'abbazia di Filly, Messery era sotto il controllo del capitolo di Saint-Pierre-de-Genève e sembra avere solo una piccola rendita.
Già nel XV secolo esisteva una confraternita dello Spirito Santo. Gli abitanti erano allora 30, saliti a 40 nel 1518 e a più di 50 alla fine del XVI secolo. Di conseguenza, alla fine del secolo precedente iniziò l'emigrazione.
Durante l'occupazione bernese, Nernier, fino ad allora figlioccio di Yvoire, divenne parte di Messery nel 1540 e lo rimase fino al 1793. Quando gli occupanti se ne andarono, Messery fu una delle tre parrocchie autorizzate a mantenere un ministro riformato.
Nel 1589, in piena guerra religiosa, il barone d'Hermance, governatore di Allinges, la autorizzò a continuare a celebrare la Cena del Signore, a predicare e a battezzare, ma i cronisti affermano: "non c'è pratica in tutto il bailamme se non qui". Di conseguenza, il villaggio fu risparmiato dalle truppe ginevrine che all'epoca stavano devastando la regione dello Chablais.
Allo stesso modo, dopo la missione di San Francesco di Sales, le parrocchie di Messery e Nernier, composte principalmente da barcaioli e pescatori, mostrarono una certa riluttanza ad abiurare e, insieme a Yvoire, furono tra le ultime a convertirsi. Il comportamento della nobiltà locale non poteva che incoraggiarli in questo atteggiamento.
Già nel XV secolo esisteva una confraternita dello Spirito Santo. Gli abitanti erano allora 30, saliti a 40 nel 1518 e a più di 50 alla fine del XVI secolo. Di conseguenza, alla fine del secolo precedente iniziò l'emigrazione.
Durante l'occupazione bernese, Nernier, fino ad allora figlioccio di Yvoire, divenne parte di Messery nel 1540 e lo rimase fino al 1793. Quando gli occupanti se ne andarono, Messery fu una delle tre parrocchie autorizzate a mantenere un ministro riformato.
Nel 1589, in piena guerra religiosa, il barone d'Hermance, governatore di Allinges, la autorizzò a continuare a celebrare la Cena del Signore, a predicare e a battezzare, ma i cronisti affermano: "non c'è pratica in tutto il bailamme se non qui". Di conseguenza, il villaggio fu risparmiato dalle truppe ginevrine che all'epoca stavano devastando la regione dello Chablais.
Allo stesso modo, dopo la missione di San Francesco di Sales, le parrocchie di Messery e Nernier, composte principalmente da barcaioli e pescatori, mostrarono una certa riluttanza ad abiurare e, insieme a Yvoire, furono tra le ultime a convertirsi. Il comportamento della nobiltà locale non poteva che incoraggiarli in questo atteggiamento.
