La chiesa neoclassica sarda di Ballaison, intitolata a Stefano, fa pensare a una chiesa relativamente antica. La chiesa attuale, pur essendo stata modificata, ha mantenuto alcune delle sue caratteristiche originali, conferendole una forma asimmetrica.
La chiesa colpisce per la sua asimmetria e per la sproporzione tra navata e coro.
Il coro è costituito da due lunghe campate voltate a crociera "le cui modanature sono tipiche della seconda metà del XV secolo in Savoia".
Lo scudo sabaudo orna la chiave di volta della prima campata.
Le due cappelle laterali di destra risalgono allo stesso periodo.
La prima, con volta a ogiva, comunica con il coro e la chiave di volta centrale reca lo stemma dei nobili di Ballaison.
La seconda comunica con la navata centrale, costruita o ricostruita nel 1764.
Ha un soffitto ed è preceduto da un campanile-portico, il cui bel bulbo, sormontato da una sottile cuspide, è stato progettato dall'architetto italiano Plonito (1830).
I due archi a sesto acuto adiacenti alla parete nord sono probabilmente i resti di due cappelle laterali contemporanee al coro.
Il coro è costituito da due lunghe campate voltate a crociera "le cui modanature sono tipiche della seconda metà del XV secolo in Savoia".
Lo scudo sabaudo orna la chiave di volta della prima campata.
Le due cappelle laterali di destra risalgono allo stesso periodo.
La prima, con volta a ogiva, comunica con il coro e la chiave di volta centrale reca lo stemma dei nobili di Ballaison.
La seconda comunica con la navata centrale, costruita o ricostruita nel 1764.
Ha un soffitto ed è preceduto da un campanile-portico, il cui bel bulbo, sormontato da una sottile cuspide, è stato progettato dall'architetto italiano Plonito (1830).
I due archi a sesto acuto adiacenti alla parete nord sono probabilmente i resti di due cappelle laterali contemporanee al coro.







